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sabato 22 gennaio 2011

La Snam: progetto sicuro e necessario

Chiarimenti dalla società: rispetto dell'ambiente e nessun problema con i terremoti

SULMONA. «Un'opera strategica concepita per rispettare l'ambiente e che garantisce la massima sicurezza anche nelle zone ad altissimo rischio sismico»: il Centro strappa in esclusiva a Snam rete gas chiarimenti e dettagli del progetto nazionale sul metanodotto Rete Adriatica che tanto sta facendo discutere. In Abruzzo il tracciato si snoderà per 168 chilometri e avrà il suo «cuore» a Sulmona con un impianto di compressione del gas. Saranno attraversati i territori di 19 comuni.

Dalla provincia di Taranto a quella di Bologna, passando per l'Abruzzo: qual è lo scopo dell'opera?
Garantire una maggiore flessibilità e sicurezza di approvvigionamento delle reti regionali, e quindi comunali, con le quali il gasdotto è destinato a interconnettersi. Assicurare agli abitanti e alle attività produttive dei territori attraversati dalla nuova infrastruttura maggiori disponibilità di gas naturale in sostituzione dei tradizionali combustibili fossili, maggiormente inquinanti rispetto al gas naturale. Diversificare le rotte di trasporto realizzando un nuovo corridoio, alternativo a quello tirrenico. Il progetto è esclusivamente di Snam Rete Gas e non esiste alcune partecipazione di British Gas o di altre società.

Gasdotto Rete Adriatica. È il nome dell'opera. Ma perché attraversa il Paese nei tratti appenninici?
La ricerca di corridoi di passaggio compatibili, dal punto di vista sia ambientale sia della pianificazione territoriale e urbanistica, è stata inizialmente indirizzata in prossimità della linea di costa adriatica. È stata valutata anche la possibilità di affiancare la nuova opera alla rete dei metanodotti in esercizio, tra cui il metanodotto Ravenna-Chieti, nell'intento di fruire dei corridoi esistenti. Ma questi ultimi non sono idonei a ospitare ulteriori infrastrutture essendo ormai inseriti in un territorio fortemente urbanizzato. La ricerca del tracciato si è progressivamente spostata verso l'interno fino ad individuare, in prossimità dello spartiacque appenninico, la direttrice migliore in termini di continuità, sicurezza e compatibilità ambientale.



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