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giovedì 9 aprile 2015

Comunicato stampa del Consigliere Regionale Umbro Manlio Mariotti


In seguito alla risposta data dal Vice Ministro De Vincenti ( in allegato) alla interrogazione della Senatrice Abruzzese dei 5 Stelle Enza Blundo abbiamo ricevuto il seguente comunicato stampa del Consigliere Regionale Umbro Manlio Mariotti.

 ALLEGATO


Il consigliere regionale Manlio Mariotti (Pd) interviene in merito alle
dichiarazioni del vice ministro allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti
circa il gasdotto 'Rete Adriatica' Brindisi-Minerbio. Per Mariotti,
l'esponente del Governo non ha tenuto conto delle complessità e delle
problematicità emerse, e non risolte, nel confronto in atto tra le Regioni
maggiormente coinvolte dal tracciato dell'opera e lo stesso Esecutivo
nazionale, per definire un accordo sul progetto presentato da Snam Rete
Gas”.
 
(Acs) Perugia, 7 aprile 2015 - Le dichiarazioni del vice ministro allo
Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, rese la settimana scorsa in
Commissione Industria del Senato in risposta ad una interrogazione sul
gasdotto 'Rete Adriatica' Brindisi-Minerbio non rendono assolutamente conto
della complessità e della problematicità emerse, e non risolte, nel
confronto in atto tra le Regioni maggiormente coinvolte dal tracciato
dell'opera e il Governo, per definire un accordo sul progetto presentato da
Snam Rete Gas”. Lo scrive il consigliere regionale Manlio Mariotti (Partito
democratico) per il quale, “le affermazioni del vice ministro per una parte
ribadiscono valutazioni già peraltro note e sostanzialmente condivise sulla
valenza infrastrutturale del gasdotto, sulle integrazioni che consentirà con
le altre reti di trasporto europee, sull'incremento della capacità del Paese
di corrispondere al suo fabbisogno energetico nel medio e lungo periodo.
D'altro canto invece – rileva Mariotti – non tengono in nessuna
considerazioni le posizioni e le richieste più volte e in più sedi espresse
da diversi soggetti istituzionali, sociali, di rappresentanza civica di
movimenti e cittadini, volte non ad impedire la realizzazione del gasdotto,
ma a modificare il tracciato proposto da Snam Rete Gas”.
Per Mariotti “non si può, senza arrivare a negare dignità di
interlocuzione alle istituzioni, ai cittadini e ai territori locali,
sostenere, come ha fatto De Vincenti, che quasi tutte le Regioni coinvolte,
tranne Abruzzo e Lazio, hanno dato parere favorevole sulla compatibilità
ambientatale della infrastruttura. È infatti noto ai più – spiega -, e
non può non esserlo al vice ministro, che molte Regioni, a partire
dall'Umbria, hanno richiesto di attivare in sede di Conferenza Stato-Regioni
un approfondimento di analisi del progetto del gasdotto per valutare la
possibilità di modifica del tracciato causa l'attraversamento dello stesso
di zone ad alto rischio sismico. È noto altresì – aggiunge - che questo
rischio è particolarmente rilevante nei tratti Sulmona-Foligno e
Foligno-Sestino, per i quali è ancora in corso il procedimento autorizzativo
e rispetto ai quali le Regioni Abruzzo, Marche e Umbria hanno espresso
dissensi e riserve, anche con atti formali, sia in sedi istituzionali che
tecniche. A nessuno infatti può sfuggire che concludere l'iter autorizzativo
di questi due tratti significherebbe, nella sostanza, tanto impedire di
prendere in considerazione possibili vie alternative al tracciato proposto,
quanto dare una approvazione al procedimento della opera nella sua
interezza”.
Manlio Mariotti ricorda che “l'Assemblea legislativa dell'Umbria per ben
due volte ha approvato, a stragrande maggioranza, mozioni che impegnavano la
Giunta regionale a riaprire un confronto con il Governo per la modifica del
tracciato. E lo stesso Esecutivo si è fatto interprete in sede di Conferenza
dei servizi di questa precisa richiesta. Per questo il Governo non può
sottrarsi a valutare la fattibilità di un tracciato alternativo. Come non
può non considerare le posizioni in tal senso espresse da diversi
rappresentanti parlamentari delle regioni coinvolte, dalla stessa Commissione
Ambiente della Camera dei Deputati, dagli amministratori dei Comuni umbri
interessati dal gasdotto. Lo scorso  26 Marzo – ricorda ancora Mariotti -
nella seduta istruttoria della Conferenza dei servizi, riguardante il tratto
Sulmona-Foligno sono state prese in esame esclusivamente le criticità
relative ai rischi sismici dell'area della Regione Abruzzo. L'Amministrazione
dell'Abruzzo e quelle comunali e all'Umbria hanno riconfermato le loro
posizioni e richieste. Che non potranno certo essere esaudite con una nuova
seduta della Conferenza dei servizi, ma soltanto convocando, su questo
specifico tema, la Conferenza Stato-Regioni. Ed in quella sede ci si dovrà
confrontare nel merito sulla possibilità che il paese possa dotarsi di
questa importante infrastruttura, condividendo il progetto con le istituzioni
locali e nella piena garanzia delle tutele ambientali e della sicurezza dei
territori. Su una vicenda così complessa e sentita dai cittadini –
conclude Mariotti - è fondamentale procedere con responsabilità e rispetto
istituzionale. Unilateralismi o colpi di mano non aiuterebbero a raggiungere
obiettivi di interesse comune. E nemmeno a dare forza e credibilità alla
politica e alle istituzioni”. RED/as
 
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/48476 [1]