(ANSA) - PERUGIA, 24 APR - Una serie di prescrizioni
aggiuntive e migliorative al tracciato di progetto proposto per
il metanodotto Foligno-Sestino nei territori di Gubbio e
Pietralunga è stata richiesta alla commissione nazionale di Via
del ministero dell’Ambiente dall’assessore all’ambiente della
Regione Umbria e dai sindaci dei Comuni interessati.
A seguito delle prese di posizione dei Comuni di Gubbio e di
Pietralunga sul tracciato di progetto del metanodotto nei loro
territori e della richiesta di un riesame della situazione, la
Regione Umbria - riferisce un suo comunicato - ha svolto,
unitamente ai due Comuni, ulteriori accertamenti tecnici e
valutazioni ambientali. È così emersa la possibilità di un
tracciato alternativo che consente di non attraversare per
quattro volte il torrente Saonda nel Sic (Sito di interesse
comunitario) denominato Boschi della Piana di Gubbio. Il
tracciato, da sviluppare lungo la statale Pian d’Assino,
attraversa parzialmente il sito e si ricollega al tracciato
originario nella vallata del Saonda. Questo tracciato sarà
interrato in suoli utilizzati a seminativo semplice, che
torneranno poi a questa destinazione dopo i lavori senza
intaccare la naturalità del Saonda ed i boschi. Su questa base
è stata quindi proposta al ministero una precisa prescrizione
per la modifica del tracciato. Per il territorio del Comune di
Pietralunga, visto l’utilizzo che si dovrà fare di strade
comunali e della provinciae Umbertide -Pietralunga per le
attività di cantiere, è stata richiesta un’ulteriore
prescrizione che rafforzi la necessità di idonee sistemazioni e
ripristini ambientali lungo la viabilità vicinale, comunale e
provinciale di cantiere, con particolare riferimento alla 201
Umbertide-Pietralunga.
Per l’assessore Lamberto Bottini «si è trovata una
soluzione tecnica ambientalmente sostenibile e condivisa a
livello locale che essere stata accolta a livello ministeriale.
Si è così ottenuto il risultato di salvaguardare l’ambiente e
il paesaggio e di mantenere nel territorio regionale
un’infrastruttura di carattere strategico per
l’approvvigionamento del gas metano in Umbria. L’infrastruttura
infatti, legando al meglio i rami dei gasdotti provenienti dal
Nord Europa (da Ucraina e Russia) con quelli provenienti dal
Nord Africa (Algeria), consentirà all’Umbria di non risentire
di potenziali crisi di rifornimento di gas in situazioni
critiche come quelle vissute alcuni mesi fa». (ANSA).
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