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venerdì 29 giugno 2012

lettera ai membri della terza e quarta commissione


Apecchio    26 giugno 2012


Alla Regione Marche


III Commissione consiliare permanente

Presidente: Fabio Badiali (PD)
Vice Presidente: Graziella Ciriaci (PDL)
Segretario: Dott.ssa Sabrina Strazzi

Componenti:
Luca Acacia Scarpetti (IdV)
Raffaele Bucciarelli (PDCI-PRC)
Elisabetta Foschi (PDL)
Maura Malaspina (UDC)
Erminio Marinelli (Per le Marche)
Paolo Perazzoli (PD)
Gino Traversini (PD)

IV Commissione consiliare permanente

Presidente: Enzo Giancarli (PD)
Vice Presidente: Daniele Silvetti (FLI)
Segretario: Dott.ssa Ilaria Buglioni

Componenti:
Luca Acacia Scarpetti (IdV)
Raffaele Bucciarelli (PDCI-PRC)
Elisabetta Foschi (PDL)
Maura Malaspina (UDC)
Erminio Marinelli (Per le Marche)
Paolo Perazzoli (PD)
Gino Traversini (PD)

Segue comunicazione Certificata  
Oggetto: progetto metanodotto Brindisi Minerbio

Egregi Presidenti e membri della terza e quarta commissione,
abbiamo preso in visione  il testo della mozione, relativa al progettato gasdotto Brindisi –Minerbio, che verrà presentato prossimamente in Consiglio Regionale per la discussione.

Rileviamo quanto segue:
 il testo non rispecchia le dichiarazioni di nessuno dei membri delle commissioni presenti lo scorso novembre all’audizione a commissioni riunite, cui parteciparono membri del comitato No Tubo.

Durante e dopo la nostra esposizione delle problematiche legate all’opera, avevamo avuto comprensione, solidarietà e unanimi assicurazioni circa la volontà politica vostra di fare arrivare in consiglio un documento che impegnasse la giunta alla concreta volontà di trovare una soluzione alternativa e ci erano stati garantiti tempi brevi.

Sette mesi dopo ci perviene un documento blando, vago, assolutamente non impegnativo per alcuno.
Si tratta in sostanza di un veloce contentino dato, dopo tempi di attesa lunghissimi, a chi da anni si batte contro questa mostruosità.
Sembra, ci duole dirlo, l’ennesima presa in giro  espressa da una politica distratta e molto lontana dai cittadini e quindi da chi lotta per la propria sicurezza e  per la salvaguardia dei territori più integri della nostra regione che, è bene ricordarlo, appartengono alla collettività tutta.

Tale documento verrà accolto, senza dubbio, con favore o comprensione dal proponente l’opera in questione e anche  dal Presidente Spacca che da anni evita scrupolosamente di affrontare la cosa in modo serio.

Certo non è apprezzato da chi come noi vorrebbe dalla politica almeno quel rispetto minimo che dovrebbe oltre limitare il danno evitare scrupolosamente la beffa.
Vi state rivolgendo ad adulti senzienti: se non della decenza abbiate almeno rispetto per l’intelligenza.

Non vogliamo pensare che la proposta attuale di mozione sia  il frutto di quella politica dal naso lungo e dal passo ormai sempre più breve che tanti guasti ha fatto al nostro territorio e al paese intero; l’impressione da noi ricevuta durante il nostro incontro in commissione non era questa
e vorremmo vedere confermata quella prima impressione positiva nel chiedervi di ripensarci e valutare con più scrupolo la situazione ed estendere con maggiore chiarezza e più coraggio il documento.

Per nostro conto, vi ribadiamo la nostra battaglia non è di oggi, non finirà oggi e continuerà con maggior determinazione domani.

Il comitato che si oppone a questo pericolosissimo progetto si è da tempo allargato a tutte le regioni interessate; la regione Abruzzo ha proprio in questi giorni approvato una legge (di cui alleghiamo copia) che impedisce in zone a rischio sismico elevato la realizzazione di opere del genere. Cosa dobbiamo dedurne, che la regione Abruzzo e la compagine politice che la guida sono migliori degli omologhi marchigiani ? Ditecelo voi.

Se tutto quello che riuscite a fare sulla questione sono poche righe distratte a cosa servite?
La superficialità non giustifica e in questo caso c’è una assunzione di responsabilità individuale, precisa, che non può essere nascosta.

Vi chiediamo quindi un impegno vero, per arrivare al tavolo di  lavoro chiesto anche dalla commissione ministeriale, che abbia come fine  la revisione del progetto e lo spostamento dell’opera dalle zone ad alto rischio sismico e  idrogeologico e di pregio ambientale.

Comitato NO TUBO


 Il Presidente

Matteo Ottaviani

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