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giovedì 20 ottobre 2011

METANODOTTO SNAM. DOTTORINI E BRUTTI (IDV): APPROVARE SUBITO MOZIONE IDV, UMBRIA SEGUA ESEMPIO DELLA REGIONE ABRUZZO

“La regione Abruzzo ha compiuto un passo importantissimo, ora è inevitabile un pronunciamento chiaro da parte della Regione Umbria per far sentire la propria voce contro un progetto dal grandissimo impatto ambientale in territori a rischio di fragilità geologica e sismica. La prima cosa da fare è quella di approvare la nostra mozione consiliare per rivedere il tracciato e contemporaneamente appoggiare il ricorso alla Commissione europea al fine di valutare il rispetto di tutte le procedure tecniche”. Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, e Paolo Brutti, segretario regionale Idv, commentano la risoluzione approvata all'unanimità dal Consiglio regionale dell'Abruzzo in cui viene sancito che non sussistono le condizioni per un parere favorevole della Regione nell'ambito dell'intesa Stato-Regione sul progetto di realizzazione del metanodotto Rete Adriatica avanzato da Snam Rete Gas.
“Non tutta la maggioranza – spiegano Dottorini e Brutti - aveva aderito alla mozione presentata dall'Italia dei Valori e sottoscritta anche dai colleghi di Rifondazione comunista e questo ha fatto sì che la Regione Umbria, al contrario di Provincia di Perugia e numerosi comuni, si sia tenuta fuori da un opportuno contenzioso col governo nazionale. L'assessorato regionale all'Ambiente ha sempre rimandato un pronunciamento definitivo della Giunta in attesa di quanto sarebbe emerso in Conferenza Stato-Regioni, in base ai pareri espressi dalle altre regioni. Ci sembra che la risoluzione approvata ieri dal Consiglio regionale dell'Abruzzo sia un parere forte e chiaro del quale l'assessore Rometti farebbe bene a far tesoro. La prima cosa da fare è sbloccare l'iter della nostra mozione che dopo la discussione consiliare è stata rinviata in commissione”.
"Sono anni che ripetiamo che il tracciato del gasdotto "Rete Adriatica", così come elaborato da Snam, produrrebbe danni irreparabili al paesaggio e all'economia dei paesi coinvolti dall'opera. Settecento chilometri di linea, in buona parte sulla cresta di crinali di pregio, attraverserebbero numerosissimi corsi d'acqua, aree naturali protette, siti di importanza comunitaria e zone di protezione speciale. Nello specifico – aggiungono Dottorini e Brutti - nella nostra regione saranno interessati dal tracciato il Parco nazionale dei Monti Sibillini, i Boschi del bacino di Gubbio, il fiume Topino e i boschi di Pietralunga. A nostro avviso è ormai improcrastinabile che la Giunta regionale si faccia parte attiva in questa vicenda per chiedere a governo e Snam di rivedere un tracciato che presenta molti aspetti problematici, coinvolgendo le comunità locali interessate per consentire di scegliere i tracciati meno impattanti e più sicuri, nel rispetto dell'ambiente e degli interessi dell'intera comunità regionale".

Oliviero Dottorini
Capogruppo Italia dei Valori

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