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martedì 5 luglio 2011

Continua la vertenza “No Tubo”.

L’ VIII Commissione Parlamentare (Ambiente), in seguito all’azione dell’On. Mariani (risoluzione n° 7-00518) ha convocato per il giorno 5 Luglio 2011 una prima audizione con i rappresentanti della rete “No Tubo” (Comitati di cittadini, associazioni ambientaliste e di categoria, etc.) provenienti da Umbria, Marche e Abruzzo.
Sono stati convocati anche amministratori di Regioni ed Enti Territoriali (province, comuni, comunità montane) interessate dal passaggio del metanodotto oggetto di tante polemiche al punto di essere ormai chiamato comunemente “il gasdotto dei terremoti”.

Ad affiancare i cittadini, c’è un gruppo oramai folto (e trasversale) di politici ed amministratori delle varie regioni interessate, di ogni livello istituzionale.
Tra i più sensibili l’On. Walter Verini, la cui incisiva azione ha elevato la vicenda a livello parlamentare. Dopo aver analizzato la mole (ormai notevole) degli atti e documenti inerenti la questione assieme ai colleghi M.Vannucci, Lolli ed altri, ha intrapreso un’attività stringente finalizzata al riesame del progetto, nella consapevolezza che il movimento di opposizione che si è creato è tutt’altro che estemporaneo ed dispone invece di concrete basi culturali.
Decisamente incisiva anche l’attività del Vicepresidente del Consiglio Regionale dell’Umbria Orfeo Goracci, che ha richiesto una convocazione straordinaria della Commissione Regionale Permanente direttamente sul tracciato del gasdotto, precisamente sul M. Splendore, al confine tra le province di Perugia e Pesaro Urbino.
Goracci chiede alla Commissione anche di recarsi sull’ Appennino Tosco Romagnolo a verificare gli effetti del passaggio di una struttura del genere sul territorio a distanza di decenni e vedere direttamente i famosi “ripristini ambientali” tanto pubblicizzati dalla SNAM.

Continua intanto l’azione legale amministrativa intrapresa dai comitati, associazioni e dalle amministrazioni pubbliche avverso i decreti via recentemente emessi dai ministeri competenti.
I Comitati hanno anche aperto una sottoscrizione pubblica popolare per la raccolta dei fondi necessari a sostenere le spese legali necessarie a sostenere il confronto con la SNAM retegas.

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