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venerdì 17 giugno 2011

COMUNICATO STAMPA

Perugia, 16 giugno 2011


Sabato 18 giugno prossimo parteciperò all'appuntamento organizzato dal comitato “No Tubo” al Monte Splendore, sul crinale dell'Appennino umbro-marchigiano.

Ci sarò per ribadire, insieme a quanti da anni si battono per impedire la realizzazione del progetto della Snam, che il passaggio del gasdotto “Rete Adriatica” lungo la dorsale appenninica, in ambienti naturali pressoché incontaminati, è una scelta devastante per l'ambiente, penalizzante per l'economia, rischiosa per le comunità interessate.

Da anni, ormai ed a diverso titolo, chiediamo in diverse forme e nelle diverse sedi che questo progetto venga sostanzialmente modificato. La mobilitazione delle amministrazioni e delle comunità abruzzesi hanno messo sotto la lente d'ingrandimento anche l'aspetto dei rischi collegati alla realizzazione di un'opera di queste dimensioni in territori ad alta sismicità.

Nella seduta del Consiglio Regionale di martedì 14 appena trascorso, a caldo, in sede di replica, ho definito “scioccante” la risposta alla mia interrogazione sul gasdotto data dall'Ass. all'Ambiente Rometti. Sempre a caldo, nella sorpresa del tono freddo e burocratico delle sue argomentazioni, ho detto a Rometti che nemmeno l'Amministratore Delegato della stessa SNAM avrebbe dato una risposta più secca, definitiva ed inappellabile, nemmeno il soggetto proponente sarebbe stato più liquidatorio nella valutazione delle tante e documentate riserve che sono state avanzate in questi anni da comitati, studiosi, amministratori, di destra e di sinistra, da comunità intere, da ultime, e successivamente al terremoto di due anni fa, quelle abruzzesi. Certamente avrebbe evitato di elencare tra le ricadute positive di questa opera l'indennizzo che potranno ricevere i proprietari dei terreni per la servitù di passaggio!

A distanza di giorni ed a mente fredda mi chiedo se anche la Presidente Marini ritenga di poter liquidare il progetto di Gasdotto “Rete Adriatica”, che attraversa per intero la regione Umbria, come una pratica qualsiasi. Ricordando, tra l'altro, che l'autorizzazione regionale venne rilasciata dal Dirigente del Settore competente, con pareri negativi di altri servizi della Regione Umbria, senza che il livello politico istituzionale si sia mai pronunciato nel merito, né allora né successivamente.

Ritengo quindi urgente e necessario, alla luce della posizione manifestata dall'Assessore con delega all'ambiente, che si debba procedere quanto prima a portare alla discussione in aula della mozione a suo tempo presentata dal sottoscritto, congiuntamente ai Consiglieri Stufara, Dottorini e Brutti, per consentire al Consiglio Regionale di esprimersi in materia ed alla Giunta di chiarire la propria posizione, anche in preparazione della Conferenza Stato-Regioni preannunciata dall' Ass.Rometti.


Il Consigliere

Orfeo Goracci


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