CENTRALE SNAM : LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO CONVOCA UN INCONTRO A
ROMA PER GIOVEDI 30 APRILE. PER I COMITATI: SIAMO ORMAI ALL'ANTICAMERA
DELL'AUTORIZZAZIONE.
IL PRESIDENTE D'ALFONSO PARTECIPI PERSONALMENTE E CONTESTI SU TUTTA LA LINEA LA POSIZIONE AUTORITARIA DEL GOVERNO.
Centrale
Snam ultimo atto? La presidenza del Consiglio dei Ministri ha convocato
per giovedì 30 aprile a Roma un incontro sulla centrale di compressione
Snam al quale sono stati invitati, oltre ai competenti Ministeri, la
Regione Abruzzo e il Comune di Sulmona.
Sulla natura di questo
incontro non ci facciamo nessuna illusione. Per il Governo è il disbrigo
di una formalità, prima di emettere il provvedimento autorizzativo per
la costruzione della centrale in località Case Pente di Sulmona.
A
gestire la fase finale di una vicenda che dura da oltre sette anni sarà
Claudio De Vincenti, che passerà a se stesso l'incartamento della Snam.
Egli, infatti, nel frattempo è stato promosso sul campo : da Vice
Ministro dello Sviluppo Economico a Sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio. De Vincenti è da sempre uno dei più accesi sostenitori del
progetto della Snam, al punto che, nel rispondere alle interpellanze
parlamentari, non disdegna di sposare pienamente le tesi della
multinazionale. L’ultimo esempio è la risposta alla senatrice Enza
Blundo del M5S.
Al Governatore Luciano D'Alfonso chiediamo di
"metterci la faccia" e di non continuare a defilarsi come ha fatto
finora. Nell' assemblea del 22 settembre dello scorso anno al Cinema
Pacifico di Sulmona D'Alfonso dichiarò che la Regione non sarebbe stata
"il cameriere dello Stato", ma l'impegno del Presidente durò poco, fino
al primo ottobre, quando ebbe un duro confronto proprio con De
Vincenti. Da allora di D'Alfonso, sulla questione Snam, si sono perse le
tracce. Pertanto auspichiamo :
1) Che il Presidente D'Alfonso
intervenga personalmente all'incontro del 30 aprile e non continui a
delegare al solo Assessore Mazzocca la gestione di un problema che
richiede il coinvolgimento della Regione al massimo livello;
2)
Che la Regione non si limiti a ribadire le motivazioni di contrarietà
all’opera, attraverso il "no" all'intesa con lo Stato, ma contesti su
tutta la linea il carattere autoritario e prevaricatore della posizione
del Governo;
3) Che La Regione esiga che nessuna decisione venga
assunta in merito alla sola centrale di compressione, stante
l'arbitraria suddivisione in due parti dell'iter autorizzativo:
metanodotto e centrale costituiscono infatti, come da progetto Snam,
un'opera unitaria;
4) Che la Regione si batta affinchè venga
sospesa ogni decisione di merito alla luce delle tante anomalie
riscontrate (mancanza della Valutazione Ambientale Strategica (VAS);
suddivisione in cinque V.I.A. separate anzichè V.I.A. unica; conflitti
d'interessi di molti componenti della Commissione nazionale VIA , come
denunciato alla Camera dal M5S), nonché della insufficienza degli studi
sulla sismicità e delle misure di sicurezza (come dimostra l’esplosione
di Mutignano di Pineto).
5) Che la Regione esiga dal Governo il
pieno rispetto della volontà delle istituzioni democratiche, dando
attuazione, in particolare, a quanto deciso dalla Commissione Ambiente
della Camera dei Deputati, attraverso l'istituzione di una apposita
commissione bilaterale che, nell'arco di 6 mesi, elabori soluzioni
alternative sia per la centrale che per il metanodotto.
L’imposizione
da parte del Governo di un’opera così devastante sarebbe un
inammissibile atto di violenza! I Parlamentari, i Sindaci e la politica
mettano in atto ogni iniziativa per impedire un tale scempio del
territorio e della democrazia!
Sulmona, 27 aprile 2015
Comitati cittadini per l’ambiente
Info:
Mario 3339698792 – Antonio 3407066402 – Giovanna 3284776001 Email:
sulmonambiente@gmail.com – http://sulmonambientewordpress.com/
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