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lunedì 30 agosto 2010

Osservazioni contro richiesta pubblica utilità sul tratto Sulmona ntro richiesta pubblica utilità sul tratto Sulmona-Foligno del gasdotto Brindisi Mi

Le associazioni e comitati ecologisti Gruppo d’Intervento Giuridico Natura, WWF, Italia Nostra (Sezione di Pesaro e Fano) Sulmona, Comitato civico Norcia per l’ambiente economico (Dipartimento per l’energia) uno specifico (D.P.R. n. 327/2001 e s.m.i.) per la realizzazione d Sulmona da parte della Snam Rete Gas s.p.a.

Per opportuna conoscenza ne è stata inviata copia alla attività culturali, ai Presidenti delle Regioni Abruzzo In realtà il tratto del gasdotto denominato “Rete Adriatica Brindisi-Minerbio” dalle caratteristiche pesantemente impattanti: una 687 (tubazione di diametro 1.200 mm. a mt. 5 di profondità, servitù di mt. 40), un Prov. Taranto) fino all’Italia settentrionale (Minerbio, Prov. Bologna). Un (Massafra-Biccari; Biccari-Campochiaro; centrale di compressione Sulmona; Sulmona Minerbio) che attraversa ben dieci Regioni Toscana, Emilia-Romagna), interessando aree di rileva naturale regionale, 21 siti di importanza comunitaria Marche) e idrogeologico, senza che sia stato effettuato un unico (direttive n. 85/337CEE e n. 97/11/CE) come richiesto da normativa e giurisprudenza comunitaria (vds. es. Cor Giustizia CE, Sez. II, 28 febbraio 2008, causa C n. 01/42/CE).
Avverso tale progetto è stato presentato pubbliche (Province di Pesaro-Urbino e di associazioni ecologiste (Gruppo d’Intervento Giuridico WWF, Italia Nostra, Mountain Wilderness per l’ambiente, La Lupus in Fabula) e venatorie ( Non solo. Il deputato catalano Raül Romeva i Rueda un’interrogazione prioritaria al Parlamento europeo europea nei confronti del progetto Snam impatto ambientale del progetto e chiedendo alla della normativa comunitaria – per ricondurre l’ valutazione di impatto ambientale (nn. 85/337/CEE e 97/11/CE), di e di tutela degli habitat naturali e semi-naturali Una nuova importante iniziativa a sostegno delle legittime richieste di nazionali e territoriali per la salvaguardia economico-sociale delle collettività locali interessate. Gruppo d’Intervento Giuridico, Comitato “No Tubo” Italia Nostra (Sezione di Pesaro e Fano), Mountain Wilderness, Comitati cittadini per l’ambiente di Norcia per l’ambiente hanno inoltrato (27 agosto 2010) al (Dipartimento per l’energia) uno specifico ricorso avverso il rinnovo della dichiarazione di pubblica utilità (D.P.R. n. 327/2001 e s.m.i.) per la realizzazione del gasdotto Sulmona – Foligno e della da parte della Snam Rete Gas s.p.a.

Per opportuna conoscenza ne è stata inviata copia alla Commissione europea, ai Ministeri dell’ambiente Regioni Abruzzo, Lazio, Umbria, Marche. denominato “Sulmona-Foligno” è solo una parte dell’unico dalle caratteristiche pesantemente impattanti: una lunghezza complessiva (tubazione di diametro 1.200 mm. a mt. 5 di profondità, servitù di mt. 40), un unico tracciato Prov. Taranto) fino all’Italia settentrionale (Minerbio, Prov. Bologna). Un progetto suddiviso in cinque tronconi Campochiaro; centrale di compressione Sulmona; Sulmona-Foligno; Foligno dieci Regioni (Puglia, Basilicata, Campania, Molise, Abruzzo, Lazio, Umbria, Marche, Romagna), interessando aree di rilevante importanza naturalistica (3 parchi nazionali 21 siti di importanza comunitaria)[1], aree a gravissimo rischio sismico sia stato effettuato un unico procedimento di valutazione di impatto ambientale (direttive n. 85/337CEE e n. 97/11/CE) come richiesto da normativa e giurisprudenza comunitaria (vds. es. Cor Giustizia CE, Sez. II, 28 febbraio 2008, causa C-2/07) né una procedura di valutazione ambientale strategica Avverso tale progetto è stato presentato ricorso alla Commissione europea (25 giugno 2010) da amministrazioni e di Perugia, Comunità Montana Catria e Nerone Gruppo d’Intervento Giuridico, Comitato “No Tubo”, Federazione nazionale Pro Natura Mountain Wilderness, Comitati cittadini per l’ambiente di Sulmona ) e venatorie (Arci Caccia – Perugia). Raül Romeva i Rueda, del Gruppo Verdi/A.L.E., ha presentato il Parlamento europeo chiedendo quali iniziative intenda adottare la progetto Snam di gasdotto “Rete Adriatica”, evidenziando le caratteristiche di pesante impatto ambientale del progetto e chiedendo alla Commissione europea quali iniziative intenda assumere per ricondurre l’Italia alla corretta applicazione delle direttive europee in materia di (nn. 85/337/CEE e 97/11/CE), di valutazione ambient naturali (n. 92/43/CEE). a sostegno delle legittime richieste di Enti locali, associazioni salvaguardia dell’Appennino, dei valori naturalistici, paesaggistici e del tessuto sociale delle collettività locali interessate. Comitato “No Tubo”, Federazione nazionale Pro Comitati cittadini per l’ambiente di hanno inoltrato (27 agosto 2010) al Ministero per lo sviluppo dichiarazione di pubblica utilità e della centrale di compressione di Ministeri dell’ambiente e dei beni e è solo una parte dell’unico progetto Snam di gasdotto lunghezza complessiva di km. unico tracciato dal Sud (Massafra, progetto suddiviso in cinque tronconi Foligno; Foligno-Sestino; Sestino- (Puglia, Basilicata, Campania, Molise, Abruzzo, Lazio, Umbria, Marche, 3 parchi nazionali, 1 parco chio sismico (Abruzzo, Umbria, procedimento di valutazione di impatto ambientale (direttive n. 85/337CEE e n. 97/11/CE) come richiesto da normativa e giurisprudenza comunitaria (vds. es. Corte di procedura di valutazione ambientale strategica (direttiva (25 giugno 2010) da amministrazioni unità Montana Catria e Nerone, Comune di Gubbio), Federazione nazionale Pro Natura, Comitati cittadini per l’ambiente di Sulmona, Comitato civico Norcia , ha presentato il 20 luglio 2010 chiedendo quali iniziative intenda adottare la Commissione , evidenziando le caratteristiche di pesante quali iniziative intenda assumere – in rispetto alla corretta applicazione delle direttive europee in materia di valutazione ambientale strategica (n. 01/42/CE) associazioni e comitati ecologisti , dei valori naturalistici, paesaggistici e del tessuto