In particolare, la norma prevede l'incompatibilita' nelle aree sismiche classificate di prima categoria di oleodotti e di gasdotti che abbianodiametro superiore o uguale a 800 millimetri e lunghezza superiore a 40 km e di impianti termoelettrici e di compressione a gas naturale a essi connessi.
Inoltre, specifica che, per queste opere e per quelle che contrastino con il piano regionale sulla qualità dell'aria, la Regione nega di norma l'intesa con lo Stato. In mancanza dell'intesa si procedera' all'istituzione di un collegio tecnico istituzionale per valutare nuovamente l'opera e una eventuale proposta alternativa della Regione (in base alle procedure di cui al comma 6 all'articolo 52 quinquies del DPR 8 giugno 2001 n. 327).
"L'approvazione della legge era urgente e necessaria - affermano iconsiglieri regionali - in quanto è prevista una norma del decreto sviluppo, in fase di approvazione da parte del Governo, che assoggetta le Regioni agli obiettivi nazionali. Le norme vigenti, invece, consentono alle Regioni di negare l'intesa e chiedere una verifica dei tracciati ricadenti
in zona sismica di primo grado.
E' notizia recente che il Governo centrale, in seguito al recente sisma che ha colpito l'Emilia Romagna, ha deciso di revocare le autorizzazioni per il deposito di Rivara, per la realizzazione del quale la Regione Emilia aveva negato l'intesa. Con questa norma vogliamo
ribadire con forza che la tutela costituzionale delle popolazioni residenti in zona sismica rientra tra le funzioni fondamentali di competenza regionale".
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Ecco il comunicato stampa:
SNAM: ORA CHIODI DOVRA’ METTERE FINE AI GIOCHI SULLA NOSTRA PELLE
La legge anti-gasdotto, approvata ieri dal Consiglio Regionale, è un importante risultato del movimento che da oltre quattro anni si batte contro l’eco-mostro della Snam.
Essa è una risposta molto chiara al modo arrogante e prepotente con cui la multinazionale del gas, spalleggiata dal governo nazionale, tenta di imporre il suo progetto devastante ad un territorio che è compatto nel respingerlo.
Lo dimostra la unanimità dei consensi registrata sulla legge e che è frutto dell’impegno politico trasversale che ha sempre caratterizzato l’iniziativa dei comitati, convinti come siamo che prendersi cura del proprio territorio viene molto prima delle logiche di schieramento.
Dobbiamo dare atto che, senza la convinta adesione e l’impegno costante ed intelligente dei consiglieri regionali che da sempre ci sono stati vicini in questa battaglia, difficilmente avremmo ottenuto questo risultato.
Ora il governatore Chiodi dovrà smetterla con le sue ambiguità e non potrà più giocare sulla nostra pelle con la non applicazione delle risoluzioni: in otto mesi ci ha solo presi in giro! Ora dovrà applicare la legge della Regione Abruzzo che gli impone di negare l’intesa.
E il Governo nazionale non potrà usare due pesi e due misure; non può cioè bocciare il deposito di gas a Rivara, in Emilia, perché in zona sismica e nello stesso tempo premere per la costruzione della centrale di compressione a Sulmona e del mega gasdotto lungo la dorsale appenninica, cioè nelle aree più altamente sismiche della nostra penisola!
Non ci sono cittadini di serie A e di serie B.
L’applicazione del principio di precauzione e la tutela dell’incolumità pubblica è un diritto di tutti e non può essere lasciato alla discrezione dei governanti di turno!
Fondamentale, nel caso di Rivara, è stata la negazione dell’intesa con lo Stato ad opera della giunta regionale dell’Emilia – Romagna: un no molto netto incentrato proprio sul rischio sismico, comunicato al Ministero in aprile, quando nessuno poteva immaginare un terremoto nella pianura padana!
Il Ministro dello Sviluppo Economico, di fronte all’insuperabile opposizione della Regione, non ha potuto far altro che bocciare l’opera con questa motivazione: “l’intesa negativa della Regione Emilia – Romagna costituisce motivo ostativo all’accoglimento dell’istanza”.
Se la giunta Chiodi avesse agito con quella serietà e coerenza che contraddistingue il governo dell’Emilia – Romagna adesso, probabilmente, in Abruzzo non staremmo ancora a parlare della centrale e del mega-gasdotto Snam. Da oggi si volta pagina, è finito il tempo di Chiodi- Ponzio Pilato.
Con le risoluzioni ha potuto giocare, con la legge no!
I Comitati indicono per venerdì 8 giugno alle ore 11 presso la Comunità Montana Peligna (via Angeloni, 11) una Conferenza Stampa sul tema : “La legge anti-gasdotto e la lotta contro l’eco-mostro della Snam”.
Sono stati invitati i consiglieri regionali di tutti i gruppi presenti in Regione.
Hanno già assicurato la loro partecipazione alla conferenza stampa i consiglieri: Giovanni D’Amico, Luca Ricciuti, Maurizio Acerbo e Franco Caramanico.
Sulmona, 6 giugno 2012