Puoi contattarci QUI

ABBIAMO BISOGNO ANCHE DEL TUO AIUTO

SERVONO FINANZIAMENTI PER I RICORSI! QUALSIASI DONAZIONE E' IMPORTANTE.
Di seguito il codice IBAN per una vostra donazione...


IT73A0359901899050188528865

giovedì 18 ottobre 2012

IL GOVERNO PRESENTA LA NUOVA STRATEGIA ENERGETICA NAZIONALE – AL VIA LA CONSULTAZIONE PUBBLICA

LINK QUI

Al centro della nuova strategia costi dell’energia e ambiente

Roma, 16 ottobre 2012 - Riduzione dei costi energetici, pieno raggiungimento e superamento di tutti gli obiettivi europei in materia ambientale, maggiore sicurezza di approvvigionamento e sviluppo industriale del settore energia.

Sono questi gli obiettivi del documento di strategia energetica che il Ministro dello Sviluppo economico delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera ha presentato oggi al Consiglio dei Ministri. La modernizzazione del settore energia rappresenta un elemento cardine dell’Agenda per la crescitasostenibile del Governo. A oltre vent’anni dall’ultimo Piano Energetico Nazionale, questo documento di programmazione e indirizzo era molto atteso dal settore.

Nel corso delle prossime settimane il Governo si propone di avviare un ampio dibattito pubblico e di confrontarsi apertamente su queste scelte con tutte le parti interessate (a tal proposito, è stata predisposta una consultazione on-line sul sito web del Ministero attiva da oggi), in modo da giungere entro circa due mesi alla definizione di obiettivi, scelte di fondo e azioni prioritarie quanto più possibile condivisi, nell’interesse generale del Paese. 

Le azioni proposte nella strategia energetica – che guarda al 2020 come principale orizzonte di riferimento – puntano a far sì che l’energia non rappresenti più per il nostro Paese un fattore strutturale di svantaggio competitivo e di appesantimento del bilancio familiare, tracciando un percorso che consenta al contempo di mantenere e migliorare i nostri già elevati standard ambientali e di sicurezza, grazie a investimenti consistenti attesi nel settore.

La realizzazione della strategia proposta consentirà un’evoluzione graduale ma significativa del sistema ed il superamento degli obiettivi europei 20-20-20, con i seguenti risultati attesi al 2020 (in ipotesi di crescita economica in linea con le ultime previsioni della Commissione Europea):

Allineamento dei prezzi all’ingrosso ai livelli europei per tutte le fonti energetiche: elettricità, gas e carburanti.
Riduzione di circa 14 miliardi di euro/anno di fattura energetica estera (rispetto ai 62 miliardi attuali), con la riduzione dall’84 al 67% della dipendenza dall’estero, grazie a efficienza energetica, aumento produzione rinnovabili, minore importazione di elettricità e maggiore produzione di risorse nazionali.
180 miliardi di euro di investimenti da qui al 2020, sia nella green e white economy (rinnovabili e efficienza energetica), sia nei settori tradizionali (reti elettriche e gas, rigassificatori, stoccaggi, sviluppo idrocarburi). Si tratta di investimenti privati, in parte supportati da incentivi, e previsti con ritorno economico positivo per il Paese.
Riduzione di circa il 19% di emissioni di gas serra, superando gli obiettivi europei per l’Italia pari al 18% di riduzione rispetto alle emissioni del 2005.
20% di incidenza dell’energia rinnovabile sui consumi finali lordi (rispetto al circa 10% del 2010). Sui consumi primari energetici l’incidenza equivale al 23%, mentre si ha una riduzione dall’86 al 76% dei combustibili fossili. Inoltre, ci si attende che le rinnovabili diventino la prima fonte nel settore elettrico, al pari o superando leggermente il gas, rappresentando il circa 36-38% dei consumi (rispetto al 23% del 2010).
Riduzione di circa il 24% dei consumi primari rispetto all’andamento inerziale al 2020 (ovvero, -4% rispetto al 2010), superando gli obiettivi europei di -20%, principalmente grazie alle azioni di efficienza energetica.
Questi risultati saranno accompagnati da benefici in termini di crescita economica ed occupazione primariamente per effetto del recupero di competitività nei settori a più elevata incidenza di consumi elettrici e di gas, del risparmio di risorse attualmente utilizzate per l’importazione di combustibili, degli importanti investimenti nel settore energetico e nell’indotto, e del rilancio della ricerca e dell’innovazione nel settore. 

Per il raggiungimento di questi risultati la strategia si articola in sette priorità con specifiche misure concrete a supporto avviate o in corso di definizione:

La promozione dell’Efficienza Energetica, strumento ideale per perseguire tutti gli obiettivi sopra menzionati, per la quale si prevede il superamento degli obiettivi europei.
La promozione di un mercato del gas competitivo, integrato con l’Europa e con prezzi ad essa allineati, e con l’opportunità di diventare il principale Hub sud-europeo.
Lo sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili, per le quali intendiamo superare gli obiettivi europei (‘20-20-20’), contenendo al contempo l’onere in bolletta.
Lo sviluppo di un mercato elettrico pienamente integrato con quello europeo, efficiente (con prezzi competitivi con l’Europa) e con la graduale integrazione della produzione rinnovabile.
La ristrutturazione del settore della raffinazione e della rete di distribuzione dei carburanti, verso un assetto più sostenibile e con livelli europei di competitività e qualità del servizio.
Lo sviluppo sostenibile della produzione nazionale di idrocarburi, con importanti benefici economici e di occupazione e nel rispetto dei più elevati standard internazionali in termini di sicurezza e tutela ambientale.
La modernizzazione del sistema di governance del settore, con l’obiettivo di rendere più efficaci e più efficienti i nostro processi decisionali.
Le priorità assegnate all’efficienza energetica, alle fonti rinnovabili e all’uso sostenibile di combustibili fossili richiedono la ricerca e lo sviluppo di tecnologie d’avanguardia. 



2.    Mercato competitivo del gas e Hub sud-europeo
Lo sviluppo di un mercato competitivo ed efficiente del gas e l’opportunità di diventare il principale ‘hub’ sud europeo sono elementichiave per consentire al Paese di recuperare competitività e migliorare il suo profilo di sicurezza. Le scelte di fondo sono mosse dall’esigenza di allineare i prezzi nazionali a quelli dei principali Paesi europei, garantire la sicurezza e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e creare un mercato liquido e competitivo, pienamente integrato con il mercato e la rete europea, consentendo all’Italia di diventare un paese di interscambiocon l’Europa (offrendo anche servizi a valore aggiunto) e di transito dalle fonti di approvvigionamento del Sud/Sud-Est.

Gli obiettivi principali sono quindi: la riduzione del differenziale di prezzo – nel 2011 pari a 5,7 euro/MWh (-20%) – con i mercati nord europei, e l’incrementodel margine di sicurezzadel sistema in situazioni di emergenza. 

Per raggiungere tali obiettivi, il quadro normativo, regolatorio e infrastrutturale nazionale dovrà evolvere significativamente. In particolare, gli interventi proposti includono:

La promozione del pieno utilizzo dell’esistente capacità di trasporto dall’Europa verso l’Italia, attraverso un’applicazione rapida e rigorosa delle regole definite a livello europeo per la gestione delle congestioni e di allocazione della capacità transfrontaliera. In particolare, si intende promuovere il pieno utilizzo della capacità del gasdotto Transitgas.
La promozione della cooperazione tra Stati membri a livello di Regolatori, TSO e Governi al fine di evitare che possano sorgere ostacoli tariffari o di altra natura alla piena integrazione del mercato unico del gas.
La realizzazione delleInfrastruttureStrategichedi importazione (soprattutto GNL) e stoccaggio, realizzabili con garanzia di copertura dei costi di investimento a carico del sistema, per assicurare nel medio periodo sufficiente capacità di import e di stoccaggio,anche per operazioni spot.
Queste beneficeranno anche diiter autorizzativi accelerati e verranno selezionate attraverso procedure pubbliche basate su criteri trasparenti di costo-beneficio per il sistema, assicurandosi che i miglioramenti attesi in termini di competitività di prezzo e di sicurezza di approvvigionamento siano ampiamente superiori rispetto agli eventuali costi a carico del sistema; in tal senso si prevedono necessità contenute in termini di nuove infrastrutture (è in corso uno studio per definire in modo puntuale ne necessità addizionali).



Il supporto alla realizzazione di altre infrastrutture di importazione e stoccaggionon considerate strategiche, anche in regime di esenzione dall’accesso dei terzi,senza garanzia dei ricavi e contributi finanziari di natura pubblica (in particolare il gasdotto TAP). Queste infrastrutture potranno avere un ruolo chiave nella diversificazione delle fonti e delle rotte di approvvigionamento.
La promozione della disponibilità di capacità di contro-flusso virtuale e fisica verso i mercati del Nord e Centro Europa, per sfruttare a pieno la nostra posizione geografica di collegamento dell’Europa con il Mediterraneo.
La definizione del regolamento per il mercato a termine, al fine di sviluppare efficacemente la borsa italiana del gas, presupposto essenziale per un mercato efficiente e liquido.
La revisione della modalità di allocazione e accesso alla capacità di stoccaggio in maniera non discriminatoria per tutti gli operatori.
La separazione proprietaria di SNAM (ormai prossima al completamento), finalizzata a creare un soggetto forte, indipendente e stabile, in grado di sviluppare nuovi investimenti sia in Italia che all’estero e garantire la piena terzietà di accesso.
La promozione dell’effettuazione delle gare per la concessione del servizio di distribuzione del gas, in modo da avere un sistema più efficiente e con minori costi.

Consultazione pubblica sull'energia

Vi comunichiamo  che da alcuni giorni il Ministero dello sviluppo
economico ha avviato una consultazione pubblica on line sulla
strategia energetica del nostro Paese, che - così si legge sul sito
del Ministero - "espliciti in maniera chiara gli obiettivi principali
da perseguire nei prossimi anni, tracci le scelte di fondo e definisca
le priorità d’azione – pur sapendo di agire in un contesto di libero
mercato e con logiche di sviluppo non controllabili centralmente".


La consultazione pubblica resterà aperta fino al 30 novembre prossimo.
Ciascuno di noi potrà rispondere alle domande che il Ministero ha
formulato, cliccando su "accedi alla consultazione". 
Sarebbe cosa opportuna e gradita inoltrare al Ministero i nostri pensieri sia
singolarmente che a nome delle organizzazioni di appartenenza.

QUI IL LINK ALLA PAGINA DEL MINISTERO PER LO SVILUPPO ECONOMICO