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sabato 18 luglio 2015

COMUNICATO STAMPA 18-0702015 (de vincenti e l'amore per i gasdotti‏)


De Vincenti e la "porcata" in favore della centrale di Tirreno Power.
D'Alfonso chieda a Renzi l'immediata sospensione della procedura autorizzativa della centrale Snam di Sulmona. 

La magistratura apra un'indagine sulla "questione Snam".

"De Vincenti suggerì a Tirreno Power come eludere le leggi", così titolava il 15 luglio il giornale Repubblica.it. Dello stesso tenore i titoli di molti altri giornali. Da Repubblica.it : scrive il Noe dei carabinieri che il dott. Mariano Grillo (direttore generale del Ministero dell'Ambiente) "cerca di far arrivare, per il tramite del vice ministro del Mise (Claudio De Vincenti, attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio,ndr), all'azienda il suggerimento di come fare eludere le prescrizioni della copertura del parco carbone".
Scrive un altro giornale, Qualenergia del 15 luglio : "De Vincenti ipotizzava un'azione disciplinare contro i Pm della Procura di Savona che guidava le indagini sulla centrale". Uno degli intercettati, Massimiliano Salvi, direttore di Tirreno Power, dice : "pure De Vincenti ieri mi dice, ma non si può fare un esposto al CSM...non si può far aprire un'indagine da parte del Ministero della Giustizia?".
"Cerchiamo di fare una porcata - dice in una intercettazione ambientale un dirigente del Ministero dell'Ambiente - che almeno sia leggibile". La "porcata" era una leggina che serviva per favorire la centrale termoelettrica a carbone Tirreno Power di Vado Ligure per la quale la Procura della Repubblica di Savona ha notificato 86 avvisi di garanzia con accuse pesantissime che vanno dal disastro ambientale, all'abuso, all'omicidio colposo.
Claudio De Vincenti, del Partito Democratico, è l'uomo chiave della vicenda Snam. E' lui che ha gestito e sta gestendo, sul piano politico, l'iter autorizzativo della centrale di compressione di Sulmona e del metanodotto "Rete Adriatica", prima da sottosegretario, poi da vice Ministro dello Sviluppo Economico e ora da vice di Renzi.
De Vincenti si è sempre schierato con la Snam, sostenendone a spada tratta le ragioni e rispondendo alle interrogazioni parlamentari con le argomentazioni della multinazionale.
E' De Vincenti che avrebbe dovuto dare attuazione alla risoluzione parlamentare sulle alternative al metanodotto e alla centrale Snam, risoluzione che ha eluso con alcuni incontri-farsa del tutto inutili e fuorvianti. Da tempo abbiamo evidenziato e denunziato le tante "anomalie" del progetto della Snam : la suddivisione in cinque lotti per aggirare la VIA unica; la mancanza della VAS (Valutazione Ambientale Strategica) che invece è necessaria secondo la Corte di Giustizia Europea; l'arbitraria separazione in due distinti iter autorizzativi, uno per la centrale e l'altro per il metanodotto; la carenza di documentazione essenziale; la modifica delle norme sull'intesa Stato-Regione.
Tutte queste "anomalie" sono state avallate dai Ministeri dello Sviluppo Economico e dell'Ambiente.
Alla luce della vicenda Tirreno Power auspichiamo che la Magistratura apra un'indagine sui tanti aspetti poco chiari della “questione Snam”.
Chiediamo che il Presidente della Regione Luciano D'Alfonso chieda immediatamente a Renzi di sospendere l'iter autorizzativo della centrale di Sulmona (per la quale il Governo ha convocato per il 31 luglio l'ultimo decisivo incontro) e di istituire il tavolo per le alternative previsto dalla risoluzione parlamentare; chiediamo che il Sindaco Ranalli convochi subito la "Giunta del Territorio" e mobiliti i Sindaci mettendo in atto iniziative efficaci nei confronti del Governo.
Dopo la colpevole e incomprensibile inerzia di Regione e Comune degli ultimi mesi, auspichiamo che vi sia un sussulto di dignità e di responsabilità da parte di chi è stato eletto per difendere le sacrosanti ragioni del Centro Abruzzo.
Sulmona, 17 luglio 2015
Comitati cittadini per l’ambiente

Info: Mario 3339698792 – Antonio 3407066402 - Giovanna 3284776001 Email: sulmonambiente@gmail.com – http://sulmonambientewordpress.com