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sabato 30 giugno 2012

PERCHE' TANTO ATTIVISMO DELL'ASSESSORE GEOMETRA CIRILLO IN FAVORE DELLA SNAM?


L'assessore all'urbanistica Gianni Cirillo è colui che da tempo cura i rapporti tra l'amministrazione comunale di Sulmona e la Snam Rete Gas. E' Colui che, con Snam Rete Gas, ha in essere la trattativa per un "ristoro ambientale" di 4 milioni di euro quale compensazione per la realizzazione della centrale di compressione a Case Pente.
E' colui che, più di ogni altro, ha voluto che si scrivesse nella delibera consiliare del 5.4.12 (votata dalla sola maggioranza) che il metanodotto non necessita di conformità urbanistica, equiparando assurdamente un'opera mastodontica, sottoposta a V.I.A. nazionale, al tubo che porta il gas nelle case degli utenti. E' colui che, nell'incontro-farsa promosso dal Sottosegretario De Vincenti il 10 maggio scorso, non ha difeso con fermezza le ragioni di contrarietà all'opera della Snam da parte del Comune di Sulmona, sminuendone la portata con l'affermazione che le delibere "riflettono il dibattito locale".
E' l'amministratore pubblico che più di ogni altro si sta spendendo per convincere i cittadini che l'opera della Snam "non è l'ecomostro che si vuol far credere" e che, comunque, sia la centrale che il metanodotto si faranno. Da cosa derivano i convincimenti dell'assessore Cirillo?
Per cercare una risposta alla domanda bisogna tener presente che Gianni Cirillo, anzi il geometra Giovanni Cirillo, non è solo l'assessore all'urbanistica del Comune di Sulmona ma è anche un uomo del settore delle costruzioni. Egli stesso risulterebbe rappresentante legale e socio amministratore dell'impresa “I.S.E. di Presutti & Cirillo snc” le cui attività, elencate nell’oggetto sociale della ditta, comprendono tra l’altro la realizzazione e gestione di centrali termiche, impianti elettrici per centrali e lavori per gasdotti.
Ma non è tanto questo il punto. Il punto è un'altro, ed è che il settore delle costruzioni ha un forte interesse nella realizzazione dell'opera della Snam. Cosa c'entra questo con il geometra Giovanni Cirillo? In data 22 giugno 2012 il Direttore dell'ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) della Provincia dell'Aquila ha scritto una lettera alle imprese associate per informarle che "il Consiglio Direttivo ha incontrato i vertici di SNAM RETE GAS che, come noto, hanno l'incarico per la realizzazione del metanodotto in Valle Peligna e della centrale di compressione e spinta del gas metano a Sulmona". Pertanto, si dice ancora nella lettera, le imprese che volessero collaborare con SNAM RETE GAS sulla realizzazione delle opere suddette, devono certificarsi secondo le regole tracciate dalla stessa società” (e al riguardo vengono forniti le opportune istruzioni).
Ma cosa ha a che fare il geometra Giovanni Cirillo con l’ANCE dell’Aquila? Si dà il caso che il geometra Giovanni Cirillo, nonché Assessore all'urbanistica del Comune di Sulmona, è – a meno che non si tratti di un caso di omonimia – il Presidente di Ediconfidi L’Aquila, un settore molto importante dell'ANCE che ha la propria sede presso la sede dell'ANCE della Provincia dell'Aquila. Edilconfidi è la “Società Cooperativa Garanzia Fidi fra Costruttori Edili ed Imprese Affini, costituita nel 1976 per volontà della Associazione Provinciale Costruttori Edili dell’Aquila” ed assiste le imprese socie nell'accesso al credito bancario; inoltre si occupa della consulenza e dell'informazione ai soci sulle forme di finanziamento, sulle valutazioni e sullo svolgimento delle istruttorie. La domanda è: può una persona essere amministratore pubblico, per di più all'urbanistica, di un Comune che è contrario all'opera progettata dalla SNAM e nello stesso tempo svolgere un ruolo chiave in una associazione, quella dei costruttori, che ha tutto l'interesse alla realizzazione dell'opera e che, a questo scopo, fa da tramite tra SNAM RETE GAS e le imprese del settore delle costruzioni?
La risposta a chi di dovere e a tutti i cittadini. Sulmona, 28.06.2012 Comitati cittadini per l'ambiente

venerdì 29 giugno 2012

lettera ai membri della terza e quarta commissione


Apecchio    26 giugno 2012


Alla Regione Marche


III Commissione consiliare permanente

Presidente: Fabio Badiali (PD)
Vice Presidente: Graziella Ciriaci (PDL)
Segretario: Dott.ssa Sabrina Strazzi

Componenti:
Luca Acacia Scarpetti (IdV)
Raffaele Bucciarelli (PDCI-PRC)
Elisabetta Foschi (PDL)
Maura Malaspina (UDC)
Erminio Marinelli (Per le Marche)
Paolo Perazzoli (PD)
Gino Traversini (PD)

IV Commissione consiliare permanente

Presidente: Enzo Giancarli (PD)
Vice Presidente: Daniele Silvetti (FLI)
Segretario: Dott.ssa Ilaria Buglioni

Componenti:
Luca Acacia Scarpetti (IdV)
Raffaele Bucciarelli (PDCI-PRC)
Elisabetta Foschi (PDL)
Maura Malaspina (UDC)
Erminio Marinelli (Per le Marche)
Paolo Perazzoli (PD)
Gino Traversini (PD)

Segue comunicazione Certificata  
Oggetto: progetto metanodotto Brindisi Minerbio

Egregi Presidenti e membri della terza e quarta commissione,
abbiamo preso in visione  il testo della mozione, relativa al progettato gasdotto Brindisi –Minerbio, che verrà presentato prossimamente in Consiglio Regionale per la discussione.

Rileviamo quanto segue:
 il testo non rispecchia le dichiarazioni di nessuno dei membri delle commissioni presenti lo scorso novembre all’audizione a commissioni riunite, cui parteciparono membri del comitato No Tubo.

Durante e dopo la nostra esposizione delle problematiche legate all’opera, avevamo avuto comprensione, solidarietà e unanimi assicurazioni circa la volontà politica vostra di fare arrivare in consiglio un documento che impegnasse la giunta alla concreta volontà di trovare una soluzione alternativa e ci erano stati garantiti tempi brevi.

Sette mesi dopo ci perviene un documento blando, vago, assolutamente non impegnativo per alcuno.
Si tratta in sostanza di un veloce contentino dato, dopo tempi di attesa lunghissimi, a chi da anni si batte contro questa mostruosità.
Sembra, ci duole dirlo, l’ennesima presa in giro  espressa da una politica distratta e molto lontana dai cittadini e quindi da chi lotta per la propria sicurezza e  per la salvaguardia dei territori più integri della nostra regione che, è bene ricordarlo, appartengono alla collettività tutta.

Tale documento verrà accolto, senza dubbio, con favore o comprensione dal proponente l’opera in questione e anche  dal Presidente Spacca che da anni evita scrupolosamente di affrontare la cosa in modo serio.

Certo non è apprezzato da chi come noi vorrebbe dalla politica almeno quel rispetto minimo che dovrebbe oltre limitare il danno evitare scrupolosamente la beffa.
Vi state rivolgendo ad adulti senzienti: se non della decenza abbiate almeno rispetto per l’intelligenza.

Non vogliamo pensare che la proposta attuale di mozione sia  il frutto di quella politica dal naso lungo e dal passo ormai sempre più breve che tanti guasti ha fatto al nostro territorio e al paese intero; l’impressione da noi ricevuta durante il nostro incontro in commissione non era questa
e vorremmo vedere confermata quella prima impressione positiva nel chiedervi di ripensarci e valutare con più scrupolo la situazione ed estendere con maggiore chiarezza e più coraggio il documento.

Per nostro conto, vi ribadiamo la nostra battaglia non è di oggi, non finirà oggi e continuerà con maggior determinazione domani.

Il comitato che si oppone a questo pericolosissimo progetto si è da tempo allargato a tutte le regioni interessate; la regione Abruzzo ha proprio in questi giorni approvato una legge (di cui alleghiamo copia) che impedisce in zone a rischio sismico elevato la realizzazione di opere del genere. Cosa dobbiamo dedurne, che la regione Abruzzo e la compagine politice che la guida sono migliori degli omologhi marchigiani ? Ditecelo voi.

Se tutto quello che riuscite a fare sulla questione sono poche righe distratte a cosa servite?
La superficialità non giustifica e in questo caso c’è una assunzione di responsabilità individuale, precisa, che non può essere nascosta.

Vi chiediamo quindi un impegno vero, per arrivare al tavolo di  lavoro chiesto anche dalla commissione ministeriale, che abbia come fine  la revisione del progetto e lo spostamento dell’opera dalle zone ad alto rischio sismico e  idrogeologico e di pregio ambientale.

Comitato NO TUBO


 Il Presidente

Matteo Ottaviani