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venerdì 11 maggio 2012

Incontro Tavolo Istituzionale su Gasdotto al Ministero dello Sviluppo Economico

Abbiamo saputo all'ultimo momento che ieri 10 Maggio alle 15 si è tenuta al Ministero dello Sviluppo Economico la prima riunione del tavolo tecnico istituzionale sul gasdotto Snam Brindisi Minerbio alla quale sono stati invitati solo quattro soggetti istituzionali: Ministero dell'Ambiente, Regione Abruzzo, Provincia dell'Aquila e Comune di Sulmona.
Ovviamente la notizia ha colto di sorpresa tutti i soggetti che oppongono le proprie istanze al progetto.


L’istituzione di un tavolo di lavoro era stata chiesta al governo dalla pattuglia di deputati che segue la questione “No Tubo” e che appoggia le istanze dei cittadini, dei comitati, delle associazioni. Ma quella richiesta (accordata all’unanimità) era un’azione democratica e corale, che prevedeva il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati e quindi anche della società civile. 
Invece, pare che al momento il governo abbia deciso di convocare solo gli “amici”, tenendo i “nemici” all’oscuro fino all’ultimo istante. 
Ci chiediamo da che parte stia il Governo. 
Le eventuali decisioni prese in un modo simile, sarebbero palesemente illegittime e prive di qualsiasi autorevolezza, poiché la società civile non si sarebbe espressa.


Vi invitiamo a leggere i comunicati stampa allegati degli Onorevoli Lolli-Vannucci-Verini, di Alfredo Moroni assessore all'ambiente del comune dell'Aquila e Presidente del Coordinamento Antigasdotto e del Comitato Cittadini per l'ambiente di Sulmona.






SNAM: SI DECIDE IN QUESTE ORE SULLA TESTA DEI CITTADINI.

Per oggi pomeriggio, alle ore 15 è stato convocato a Roma, dal  Sottosegretario Claudio De Vincenti, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, un “tavolo” sulla questione Snam.
La notizia è trapelata nonostante si sia cercato di mantenere sull’incontro una assoluta riservatezza.  A quanto si è saputo, vi dovrebbero partecipare i rappresentanti della Regione, della Provincia e del Comune di Sulmona.
Per la Regione dovrebbero prendervi parte il Presidente Chiodi e il Responsabile Affari della Presidenza Arch. Antonio Sorgi; per il Comune gli assessori Cirillo e Tirabassi.
Il condizionale è d’obbligo in quanto i rappresentanti degli Enti suddetti si sono ben guardati dall’informare i cittadini, con buona pace del principio di trasparenza che dovrebbe essere sempre alla base dell’operato della Pubblica Amministrazione.
Il motivo è molto chiaro, perché quello che oggi viene spacciato come “tavolo”, è cosa ben diversa dal tavolo nazionale al quale avrebbero dovuto partecipare – così come aveva reso noto la stessa On.le Paola Pelino – anche i parlamentari e i rappresentanti del movimento anti gasdotto.
In realtà gli Enti che si incontreranno a Roma con i rappresentanti del Ministero sono proprio quelli che, secondo la procedura autorizzativa, devono dare il loro parere o l’intesa sull’opera.
Ciò significa che in  queste ore si stanno perfezionando i passaggi amministrativi previsti dalla conferenza dei servizi, per arrivare in tempi strettissimi ad autorizzare la centrale ed il metanodotto.
Riteniamo molto grave che, anziché istituire il tavolo nazionale previsto dalla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati per la individuazione di soluzioni alternative, al di fuori della dorsale appenninica, si acceleri invece il procedimento autorizzativo in atto e che ciò avvenga con l’acquiescenza degli Enti che pure hanno espresso, con appositi deliberati, la loro contrarietà all’opera: Regione, Provincia e Comune.
Chiediamo che venga immediatamente fermata la procedura in corso e che, nel rispetto della volontà unanimemente espressa dalle istituzioni elette dai cittadini – Parlamento e Regione – si dia luogo subito al vero tavolo nazionale, con la partecipazione di tutti i soggetti interessati.
All’On.le Pelino diciamo: se ci sei batti un colpo! Ora perché dopo sarà tardi. 
Invitiamo tutti i cittadini a stare molto all’erta perché è in queste ore che il nostro territorio sta rischiando di essere pugnalato alle spalle.

Sulmona, 10/05/2012

Comitati cittadini per l’ambiente



Snam, Lolli-Vannucci-Verini: il tavolo con Regione,Provincia e Comune Sulmona non è quello nazionale

SULMONA – “Dopo molte proteste e movimenti in relazione al percorso del gasdotto Snam sono state approvate in Commissione Ambiente alla Camera e in Consiglio Regionale abruzzese due mozioni dove si prevede l'apertura da parte del Governo di un tavolo per confrontarsi e discutere percorsi alternativi per il gasdotto. Oggi ci troviamo di fronte alla convocazione di una riunione al Ministero dello Sviluppo Economico che esclude il Comune dell'Aquila e che non corrisponde in nessun modo a quanto richiesto ed approvato alla Camera ed al Consiglio Regionale abruzzese”.
Così gli onorevoli Giovanni Lolli, Massimo Vannucci e Walter Verini commentano la riunione di oggi al ministero dello Sviluppo economico sulla questione Snam. 
“Le mobilitazioni – spiegano i tre parlamentari - di questi anni hanno visto protagonisti soggetti istituzionali, associazioni e comitati di cittadini che si sono dati una struttura interregionale coordinata dall'assessore Moroni del Comune dell'Aquila.
Per quanto ci riguarda restiamo in attesa che il Ministero convochi un nuovo tavolo tenendo conto, questa volta, della rappresentanza territoriale e della coerenza con quanto approvato in Commissione Ambiente alla Camera ed in Consiglio Regionale abruzzese”.
L'assessore all'Ambiente del Comune dell'Aquila, Alfredo Moroni, la definisce “una grave scorrettezza e un palese tentativo di indebolire l'azione istituzionale antigasdotto, con l'evidente finalità di favorire la Snam e tutelarne gli interessi sul territorio”.
Il tutto dopo aver appreso che, nel pomeriggio di ieri, e' stata convocata dal Ministero per lo Sviluppo economico, per le ore 15 di quest'oggi, la prima riunione del tavolo tecnico istituzionale sul gasdotto Snam, convocando quattro soggetti istituzionali: Ministero dell'Ambiente, Regione Abruzzo, Provincia dell'Aquila e Comune di Sulmona. “Si tratta di un gravissimo sgarbo istituzionale - prosegue Moroni, che guida anche il Coordinamento interregionale antigasdotto - del quale sono responsabili, spiace doverlo constatare, il sottosegretario Claudio De Vincenti, e la direttrice del Dipartimento Energia del Ministero per lo Sviluppo economico, Concetta Cecere. Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, non e' stato evidentemente in grado di garantire un'adeguata rappresentanza istituzionale dei territori interessati dal passaggio di questa infrastruttura e, del resto, appare di tutta evidenza che il Comune di Sulmona, da solo, puo' incidere ben poco sulle decisioni che si andranno a prendere. 
Siamo in presenza di un enorme vulnus alla rappresentanza democratica dei territori - lamenta l'Assessore - e all'azione portata avanti, per anni, da tutti i soggetti istituzionali e dai comitati coinvolti nella vicenda. In violazione ai contenuti delle due risoluzioni votate rispettivamente, lo ricordo, dal Consiglio regionale e dalla Commissione Ambiente della Camera, si va a convocare, peraltro con un anticipo di meno di ventiquattro ore, un tavolo che parte palesemente 'azzoppato' nella sua finalità. In questo modo - sono ancora parole di Moroni - la possibilita' di trovare un'alternativa al percorso individuato dalla Snam va significativamente a indebolirsi con una conseguente, palese, tutela degli interessi del privato Snam rispetto a quelli pubblici relativi ai territori interessati, per i quali, come emerso in sede di perizie e di analisi, si andrebbe a configurare un inaccettabile danno ambientale, un grande pregiudizio alla sicurezza sismica e rilevanti conseguenze negative in termini economici e turistici”. Per questa ragione, l'assessore ha scritto una lettera al sottosegretario De Vincenti, chiedendo l'immediato rinvio del Tavolo odierno e una nuova convocazione dello stesso “che garantisca un maggiore equilibrio in termini di rappresentanza e adeguate garanzie in termini di trasparenza”. Diversamente, come ha fatto presente nella nota, “saremo costretti, come Coordinamento, ad attuare tutte le azioni necessarie, ivi comprese le più eclatanti, per tutelare i cittadini e il nostro territorio. A questo scopo verrà immediatamente convocata una riunione del Coordinamento interregionale affinchè i parlamentari sensibili alla vicenda, gli enti locali interessati e i comitati, sempre attenti al problema, assumano le decisioni e le iniziative che riterranno opportune".



Metanodotto Snam: Ministero dimentica Comune dell'Aquila, Moroni insorge


“Una grave scorrettezza e un palese tentativo di indebolire l’azione istituzi
onale antigasdotto, con l’evidente finalità di favorire la Snam e tutelarne gli interessi sul territorio”.
Questo il commento dell’assessore all’Ambiente Alfredo Moroni dopo aver appreso che, nel pomeriggio di ieri, è stata convocata dal Ministero per lo Sviluppo economico, per le ore 15 di quest’oggi, la prima riunione del tavolo tecnico istituzionale sul gasdotto Snam, convocando quattro soggetti istituzionali: Ministero dell’Ambiente, Regione Abruzzo, Provincia dell’Aquila e Comune di Sulmona.
“Si tratta di un gravissimo sgarbo istituzionale - ha proseguito Moroni, che guida anche il coordinamento interregionale antigasdotto - del quale sono responsabili, spiace doverlo constatare, il sottosegretario, professor Claudio De Vincenti, e la direttrice del Dipartimento Energia del Ministero per lo Sviluppo Economico, dottoressa Concetta Cecere. Il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi non è stato evidentemente in grado di garantire un’adeguata rappresentanza istituzionale dei territori interessati dal passaggio di questa infrastruttura e, del resto, appare di tutta evidenza che il Comune di Sulmona, da solo, può incidere ben poco sulle decisioni che si andranno a prendere.
Siamo in presenza di un grave vulnus alla rappresentanza democratica dei territori e all’azione portata avanti, per anni, da tutti i soggetti istituzionali e dai comitati coinvolti nella vicenda. In violazione ai contenuti delle due risoluzioni votate rispettivamente, lo ricordo, dal Consiglio regionale e dalla Commissione Ambiente della Camera, si va a convocare, peraltro con un anticipo di meno di ventiquattr’ore, un tavolo che parte palesemente 'azzoppato' nella sua finalità.
In questo modo - sono ancora le parole dell’assessore - la possibilità di trovare un’alternativa al percorso individuato dalla Snam va significativamente a indebolirsi con una conseguente, palese tutela degli interessi del privato Snam rispetto a quelli pubblici relativi ai territori interessati, per i quali, come emerso in sede di perizie e di analisi, si andrebbe a configurare un inaccettabile danno ambientale, un grave pregiudizio alla sicurezza sismica e rilevanti conseguenze negative in termini economici e turistici”. 
“Per questa ragione - ha concluso Moroni - ho scritto una lettera al sottosegretario De Vincenti, chiedendo l’immediato rinvio del Tavolo odierno e una nuova convocazione dello stesso, che garantisca un maggiore equilibrio in termini di rappresentanza e adeguate garanzie in termini di trasparenza. Diversamente, come ho fatto presente nella nota, saremo costretti, come Coordinamento, ad attuare tutte le azioni necessarie, ivi comprese le più eclatanti, per tutelare i cittadini e il nostro territorio. A questo scopo verrà immediatamente convocata una riunione del Coordinamento interregionale affinché i parlamentari sensibili alla vicenda, gli enti locali interessati e i comitati, sempre attenti al problema, assumano le decisioni e le iniziative che riterranno opportune.”



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