Il 14 Febbraio 2012 il Consiglio Regionale d'Abruzzo ha approvato, alla unanimità, una risoluzione molto importante sul metanodotto e sulla centrale Snam.
La risoluzione, infatti, impegna il Presidente della Regione Abruzzo:
- a negare l'intesa con lo Stato sull'attuale progetto della Snam;
- a fermare ogni procedura autorizzativa in corso presso le strutture regionali;
- a richiedere subito l'istituzione di un tavolo nazionale per l'individuazione di una soluzione alternativa alla dorsale appenninica, così come richiesto anche dalla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.
Il risultato raggiunto, per il quale il Comitato Interregionale No Tubo esprime piena soddisfazione, è ancora più significativo perché, prima del voto, il Presidente Chiodi ha dato lettura di una lettera del Governo nazionale con cui si mirava a condizionare l'esito della votazione.
Nella lettera, a firma del sottosegretario Claudio De Vincenti, si auspicava che il Consiglio Regionale Abruzzese non approvasse la risoluzione, il che si configura come una pesante ingerenza sull'autonomia di giudizio del massimo consesso regionale, democraticamente eletto.
Noi crediamo nelle istituzioni e riteniamo che, ora più che mai, il compito decisivo spetti ai pubblici amministratori che devono fornire prova, nei fatti, di essere da una sola parte: quella delle sacrosante ragioni del territorio e non quella della Snam che, per motivi di profitto, vuole imporci a tutti i costi un'opera che avrebbe un impatto devastante sul territorio, sull’ambiente e sulla sicurezza dei cittadini.
Quello che occorre adesso è un impegno totale, da parte delle Regioni Umbria e Marche affinché sia votata una risoluzione come quella Abruzzese e si attivino al fianco dell’Abruzzo per aprire immediatamente un tavolo per l’individuazione di un percorso alternativo.
Comitato Interregionale No Tubo
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